DESPINA KONSTANTINOU

I cactus sono il nuovo tema dei dipinti di D. Konstantinou - un soggetto che si carica del significato prominente che gli conferisce e del modo abile di elaborarlo con colori brillanti, purezza, disegno dettagliato e diligenza distinta nella rappresentazione delle diverse texture, richiamando inizia...

I cactus sono il nuovo tema dei dipinti di D. Konstantinou - un soggetto che si carica del significato prominente che gli conferisce e del modo abile di elaborarlo con colori brillanti, purezza, disegno dettagliato e diligenza distinta nella rappresentazione delle diverse texture, richiamando inizialmente litografie a colori di piante e fiori di eccellente precisione ed eleganza, illustrate in pubblicazioni di storia naturale del XIX secolo.
Con l'assemblaggio di varie specie reali, crea infine nuovi, fantastici ibridi di cactus mutati, che occupano monumentalmente la superficie pittorica, creando un'atmosfera altamente onirica e metafisica dove, con tensione e spirito surreale, spesso giocoso e sovversivo, emerge l'elemento erotico.
Con riferimenti al poema "The Loves of the Plants" del filosofo, poeta e naturalista inglese Erasmus Darwin (1731-1802), le opere di Despina Konstantinou ci introducono in un mondo vegetale particolare, colorato e vibrante, in diretta corrispondenza e lotta con quello umano, dove la sessualità ha il ruolo principale.
I cactus si trasformano in simboli fallici e pubici, le combinazioni e gli incontri tra loro arrivano a trasmettere l'impressione di un'immediata esperienza fisica e di contatto carnale, ad avvicinarsi criticamente alla stereotipata rivalità dei due sessi, ad aprirsi alle aree dell'ermafroditismo, bisessualità e fantasie, per evocare relazioni di potere, manipolazione, dominazione e subordinazione, per alterare allegoricamente i succhi interiori inondati sul loro involucro duro e spinoso, per portare l'impulso del desiderio, la sensualità e la gioia dell'unione, per illustrare i sentimenti di dolore e godimento, violenza e piacere.

Il colore nero, sul retro, rinforzato con glitter argento, definisce lo spazio circostante, riferendosi all'universo, al vuoto cosmico, alla nascita, al mistero dell'inizio della creazione.


Giannis Bolis
Storico dell'arte