Maisoon Al Saleh

La sua arte si immerge, a volte letteralmente, sotto il significato ovvio che risiede sulla superficie delle storie e dei racconti del passato. Al Saleh si concentra su ossa e teschi come mezzo per raccontare storie che trascendono l'età e il genere. Si ispira in parte all'arte rappresentativa stori...

La sua arte si immerge, a volte letteralmente, sotto il significato ovvio che risiede sulla superficie delle storie e dei racconti del passato. Al Saleh si concentra su ossa e teschi come mezzo per raccontare storie che trascendono l'età e il genere. Si ispira in parte all'arte rappresentativa storica, come le famose stampe Calaveras (teschio) del primo Novecento dell'artista messicano José Guadelupe Posada. In ogni dipinto, le composizioni scheletriche rivelano storie di vita, cultura e storia emiratina, affermando un nuovo significato che mina l'associazione simbolica delle ossa con la morte e il veleno.

Nella sua seconda mostra personale, The Dara Chronicles ha prodotto una serie di immagini a tecnica mista che esplorano storie e resoconti documentati della M.V. Dara di Dubai, una nave passeggeri che esplose nel Golfo l'8 aprile 1961. È cresciuta ascoltando le storie di suo nonno su quella notte sulla nave. Gli articoli di giornale e altri rapporti dell'epoca descrivono solo un'esplosione al centro della nave e suggeriscono che la causa fu probabilmente un sabotaggio.

Iniziando con un'immersione esplorativa al sito della tomba del Dara, ha fatto ricerche approfondite sull'evento, cercando esperienze raccontate da diverse prospettive personali. Le opere d'arte risultanti sono state ispirate da lettere sull'incidente scritte dalla compagnia di navigazione e dagli investigatori della polizia, articoli di giornale e storie raccontate dai sopravvissuti o dai familiari di coloro che sono morti nel naufragio. Ha inoltre giustapposto diversi punti di vista culturali attraverso la presenza di tre valigie che simboleggiano le diverse nazionalità a bordo: britannica, indiana e dei passeggeri del CCG. I ritratti dei passeggeri, le storie dell'esplosione e gli eventi che seguirono illuminano le narrazioni personali contro i resoconti dei media.

Attraverso queste strategie Al Saleh porta gli spettatori in una discussione sull'importanza della storia emiratina e sfida il nostro modo di pensare alla storia, alla memoria e alla loro rappresentazione nei media tradizionali.