Isao Hashinoki

I miei primi film parlavano di complessi e li mettevano in discussione esagerandoli. Ci si rende conto, si lotta e si accetta. Poi si diventa mentalmente e fisicamente liberi e il mondo che si vede cambia. Questo porta alla "liberazione", che è l'asse di ciò che segue. Nella società, da un lato si p...

I miei primi film parlavano di complessi e li mettevano in discussione esagerandoli. Ci si rende conto, si lotta e si accetta. Poi si diventa mentalmente e fisicamente liberi e il mondo che si vede cambia. Questo porta alla "liberazione", che è l'asse di ciò che segue. Nella società, da un lato si pone l'accento sull'"individualità" attraverso i social network e altri mezzi, ma dall'altro sembrano non esserci limiti agli attacchi basati su supposizioni. La serie "Landscape_es.cape", che ho iniziato nella speranza che ci si possa rispettare e perdonare a vicenda a prescindere da tutto, utilizza le montagne come motivo. Non premo l'otturatore su un'immagine esistente, ma su una possibilità ancora inedita. Di fronte a Madre Natura, il potere umano è molto debole e una scala che va oltre la conoscenza umana porta alla liberazione. Ciò che lo rende interessante è il senso di un'espansione sconosciuta di se stessi. "Scomodo" perché c'è un divario con il senso di sé. Entrambi sono elementi di possibilità (speranza). Attraverso il mio lavoro, spero di offrire l'opportunità di scoprire le possibilità che esistono per tutti.