Anastasia Sabatie

Questo progetto nasce da una riflessione sulla dualità del nostro mondo.
È un tentativo di mostrare sulla tela un equilibrio nell'unità degli opposti.
Utilizzando solo due colori, il bianco e il nero, e lavorando in tonalità di grigio, cerco l'armonia tra la luce e l'ombra sulla tela, il rapport...

Questo progetto nasce da una riflessione sulla dualità del nostro mondo.
È un tentativo di mostrare sulla tela un equilibrio nell'unità degli opposti.
Utilizzando solo due colori, il bianco e il nero, e lavorando in tonalità di grigio, cerco l'armonia tra la luce e l'ombra sulla tela, il rapporto tra la mia ombra e la luce. Passando lo strumento sulla tela, percepisco la natura monumentale della realtà e della verità senza tempo delle montagne, l'atemporalità e l'immortalità della pietra, la purezza e la fragilità della neve, l'irreversibilità della trasformazione del ghiaccio. Il disegno delle crepe, le transizioni, la morbidezza della pietra in interazione con il vento. Questa sorprendente grafia e armonia.
Divento testimone e partecipe del mistero della comprensione di questa potenza. Non sembra esserci mai nulla di più monumentale e monolitico delle montagne.
Le stagioni sono cambiate, ma le cime delle montagne sono rimaste bianche. Ma anche questi giganti stanno cambiando aspetto. E ne siamo testimoni in tutto il mondo. Non è forse questo un promemoria per noi, esseri umani, della fragilità di questo mondo e della bellezza del suo movimento di transizione verso una nuova condizione?
La fragilità dell'uomo e la sua forza come parte della natura. Bianco e nero. Pietra e neve. Yang e yin. Movimento e immobilità.
L'equilibrio della natura, come le nostre differenze, è un processo di crescita e di transizione verso una nuova qualità. La mia arte è un tentativo di esplorare questi cambiamenti e di catturare il momento qui e ora.