Inna Sumina

I miei dipinti riflettono il mio mondo interiore, lo definirei un "giardino". Com'è questo giardino? Spesso è astratto, un po' caotico o al contrario piuttosto ordinato, o addirittura imprevedibile, un po' luminoso... Nelle mie opere sto riflettendo sulla fugacità del tempo. L'idea di cogliere l'att...

I miei dipinti riflettono il mio mondo interiore, lo definirei un "giardino". Com'è questo giardino? Spesso è astratto, un po' caotico o al contrario piuttosto ordinato, o addirittura imprevedibile, un po' luminoso... Nelle mie opere sto riflettendo sulla fugacità del tempo. L'idea di cogliere l'attimo si oppone alla ricerca del piacere momentaneo in una società consumistica. La consapevolezza diventa un mezzo per rallentare e percepire la bellezza della natura qui e ora. Utilizzando le immagini dei fiori, analizzo la transitorietà della vita e traccio un parallelo tra la vita umana e le fasi di crescita di una pianta (rigoglio della fioritura - lento appassimento). I fiori nei miei dipinti possono essere drammatici, tendenti alla distruzione... oppure possono essere profumati e pieni di vita, riflettendo così il carattere mutevole dei nostri giorni. Preferisco lo sfondo nero (scuro) per i dipinti: mi aiuta a sottolineare quanto sia fragile e vulnerabile l'anima di un fiore, a rivelare la sua bellezza fugace, che si sforza di essere notata in questi tempi strani. Grazie ai toni neri dello sfondo, gli altri colori si saturano e l'intera immagine acquista struttura. Utilizzando questa oscura e profonda inesistenza come base, ricavo immagini intuitive che vengono riconosciute dallo spettatore come silhouette di fiori.