Biografia
Da aggiornareAutodidatta, André Filur transita in vari supporti e tecniche man mano che la sua indagine si approfondisce. Inizialmente illustratore, scopre nei graffiti la possibilità di espandersi e intervenire in diversi media.
Il suo lavoro si basa sulla spiritualità, il misticismo e la mescol...
Da aggiornareAutodidatta, André Filur transita in vari supporti e tecniche man mano che la sua indagine si approfondisce. Inizialmente illustratore, scopre nei graffiti la possibilità di espandersi e intervenire in diversi media.
Il suo lavoro si basa sulla spiritualità, il misticismo e la mescolanza, attraverso una ricerca sull'arte popolare brasiliana, focalizzata sugli sguardi di Mestre Guarany e Dona Ana das Carrancas, ex-voto, oltre a culti di matrici indigene e africane, con uno sguardo contemporaneo.
Per questo motivo, i gesti delle mani, la presenza della testa come simbolo e riferimento di cipiglio e "ori, testa nella tradizione Yoruba, sono ricorrenti nelle loro rappresentazioni, l'idea è che nulla di male passerà, facendo tornare tutto male.
Oltre a questi riferimenti, Filur ha un forte rapporto con i suoi sogni, molte delle sue opere si manifestano già prima dell'inizio della sua esecuzione, in contatto diretto con le sue guide. L'immagine e la scelta dei colori così come il titolo gli si presentano già in questa relazione intima con l'universo olistico, prevedendo già gli sviluppi per progetti e mostre.
In questa relazione, le opere di Filur sono un nuovo modo di mescolare temi e materiali contemporanei con le proprie mitologie, dando un nuovo significato all'iconografia e costruendo nuovi simboli, creando un nuovo immaginario popolare e sacro.
Le sue opere hanno già attraversato diversi paesi, come Stati Uniti, Messico, Uruguay, Cile, Olanda, Portogallo, Australia, Giappone e Italia, dove oggi una sua opera fa parte della collezione del Ministero del Turismo italiano a Roma.
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