LE Kui

"Se dovessi assegnarmi un ruolo nella vita, mi definirei un viaggiatore e un osservatore di un mondo i cui individui, oggetti e natura suscitano in me una curiosità senza fine. Da quando ho memoria, ho sempre avuto un vivo interesse per il modo in cui ogni persona e ogni famiglia costruisce un propr...

"Se dovessi assegnarmi un ruolo nella vita, mi definirei un viaggiatore e un osservatore di un mondo i cui individui, oggetti e natura suscitano in me una curiosità senza fine. Da quando ho memoria, ho sempre avuto un vivo interesse per il modo in cui ogni persona e ogni famiglia costruisce un proprio stile di vita, per i percorsi intrapresi verso l'auto-realizzazione e il miglioramento di sé. Negli oggetti del mondo, sono piuttosto la provenienza, la creazione, la storia della loro esperienza e il posto che occupano a sfidarmi. Per quanto riguarda la natura, trovo in ogni fiore, in ogni pianta e in ogni albero - nelle traiettorie di crescita, nel cambiamento delle stagioni - una spiritualità senza nome che rinnova costantemente la mia meraviglia. Per questo vedo in ogni cosa un maestro che può insegnarmi ciò che solo lui sa. Sono qui in questo mondo come apprendista, per fare amicizia con queste anime dalle molteplici forme, per rompere la concezione binaria del mondo che ci limita a piatte apparenze, per aprire la mia mente a imparare, scoprire ed entrare in dialogo con la pluralità delle esistenze. È nel mio caso attraverso il canto, il pennello e la macchina fotografica che spesso riesco a catturare questa percezione dell'anima in un'immagine, a replicare il flusso interiore su una tela, a comunicare il mio temperamento a chiunque mi ascolti. Il mio lavoro esprime essenzialmente ciò che percepisco del mondo, niente di più, niente di meno. Va da sé che l'opera di ogni creatore corrisponde strettamente alla vita che conduce. Si potrebbe addirittura dire che l'opera è lo stato di vita stesso dell'autore, che lo collega al mondo. Nel mio caso, vedo i miei mezzi solo come strumenti per esplorare la mia attuale comprensione del mondo, un ponte per l'apprendimento e non un fine in sé. La premessa che, a mio avviso, prevale ben oltre lo strumento è quella di rimanere perfettamente autentici alla propria identità, di rinnovare costantemente questa libertà dell'anima di percorrere il proprio cammino senza l'ostacolo del giudizio."