Nell'abisso del sonno, mi sdraiai. Con la schiena piegata, sentendomi gonfio, un sasso in tasca. Accecato, posso ancora vedere, con i guanti nelle mani posso ancora toccare. Ho la bocca tappata, posso ancora urlare. Con le spine nel cuore, posso ancora amare. Nella superficie del profumo della terra, cammino. Corposo, pensieri in una carta strappata. La roccia è ora una piuma.